Il lavaggio di pezzi e componenti è un aspetto di routine dei processi di produzione e manutenzione industriale. Le sostanze utilizzate per la pulizia, però, possono essere pericolose, corrosive e infiammabili e sia il loro utilizzo che il loro stoccaggio può rappresentare un grosso rischio per le aziende.
Un grave incidente sul lavoro o un incendio in un sito produttivo possono causare ad un’azienda la perdita di molto più della sua reputazione. Ecco perché sempre più aziende scelgono di affidarsi a soluzioni complete per il lavaggio pezzi che utilizzano prodotti chimici più delicati e sicuri, ma che forniscono risultati altrettanto buoni (se non migliori).
I siti produttivi sono spesso luoghi un po’ disordinati: olio, grasso, trucioli e altri detriti sono elementi inevitabili del processo di produzione. Sono anche sostanze che devono essere rimosse prima che il prodotto possa essere spedito al cliente finale, ma a volte anche durante la sua fabbricazione per poter procedere alla fase successiva di lavorazione.
Soddisfare gli standard di pulizia richiesti dai clienti non è l’unico motivo, però, per cui le aziende si dedicano alle attività di lavaggio. Rimuovendo regolarmente i contaminanti da strumenti e macchine, le aziende aumentano le possibilità che le loro attività produttive funzionino in modo efficiente e costante (senza brusche interruzioni per un fermo macchina!) e la qualità della loro produzione rimanga alta.
Il lavaggio di parti e componenti è quindi un’operazione necessaria all’interno delle realtà industriali, ma può essere dispendiosa dal punto di vista del tempo – e quindi del denaro – e soprattutto pericolosa per i lavoratori dell’azienda, se non vengono prese le dovute precauzioni.
Ancora molte aziende, ad esempio, optano per l’utilizzo di stracci, solventi e olio di gomito per la pulizia dei pezzi, un processo che non richiede attrezzature particolari, ma comporta lunghi tempi di lavaggio e risultati non sempre soddisfacenti. Altre aziende decidono quindi di utilizzare agenti chimici più aggressivi per raggiungere velocemente il livello di pulizia richiesto.
Ma maneggiare e utilizzare sostanze chimiche potenzialmente pericolose ha naturalmente i suoi rischi.
I vapori dei prodotti contenenti COV (composti organici volatili) come i solventi, ad esempio, possono irritare gli occhi e la pelle. E senza un’adeguata ventilazione, formazione e fornitura di dispositivi di sicurezza, a lungo termine i lavoratori potrebbero sviluppare malattie e lesioni serie. Per non parlare dei pericoli legati ai prodotti corrosivi!
Inoltre, molti prodotti utilizzati per la pulizia industriale sono infiammabili, il che rappresenta di per sé un altro rischio. Conservare queste sostanze in modo sicuro per evitare che possano porre un rischio di incendio è un’altra cosa che le aziende devono prendere in considerazione per garantire la sicurezza del proprio sito. Lo stoccaggio di prodotti chimici pericolosi e infiammabili, inoltre, potrebbe avere un impatto sui premi assicurativi della società.
Gli incidenti, purtroppo, accadono: nella vita di tutti i giorni come sul lavoro. Secondo i dati dell’INAIL, nei primi 8 mesi del 2021 sono state registrate circa 350.000 denunce di infortunio sul lavoro e ben 772 morti in Italia, per una media di più di 3 persone al giorno decedute sul posto di lavoro.
E parlando più specificatamente di rischio chimico, l’analisi INAIL evidenzia che gli eventi mortali sono dovuti principalmente ad incendi o esplosioni con sviluppo di fiamme (44,7%), esplosioni senza sviluppo di fiamme (14,4%) e per contatto con agenti chimici (40,9%).
Questi incidenti hanno un impatto diretto sulla produttività di un’azienda. Senza arrivare agli eventi fatali che rappresentano una macchia indelebile sulla reputazione dei datori di lavoro, i lavoratori infortunati non possono venire al lavoro e non possono contribuire al successo dell’azienda. Inoltre, la loro assenza può mettere a dura prova i colleghi che si devono far carico di maggiori attività e responsabilità, il che può portare malcontento e ulteriori assenze.
Si stima che il costo degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali corrisponda al 3,3 % del PIL dell’UE.
Ma c’è di più… Gli incidenti industriali che coinvolgono sostanze chimiche non hanno solo il potenziale di ledere il benessere dei dipendenti. Se resi pubblici, possono anche portare ad articoli estremamente negativi sulla stampa locale e nazionale, oltre naturalmente a potenziali contenziosi. La possibilità di dover pagare spese legali ed eventuali risarcimenti, oltre al danno aggiuntivo causato dalla cattiva pubblicità, rende un incidente sul lavoro potenzialmente catastrofico per un’impresa.
Esiste, però, un modo migliore e più sicuro per soddisfare le esigenze di pulizia di pezzi e componenti delle aziende. Ora le aziende possono affidarsi a soluzioni complete che includono la fornitura in comodato d’uso di tutto il necessario al lavaggio con i più alti standard di efficienza e sicurezza.
Questo perché le aziende specializzate nel lavaggio di pezzi e componenti, come Safetykleen, hanno investito notevoli quantità di tempo e denaro nello sviluppo di soluzioni che puliscono altrettanto bene (se non meglio) di quelle tradizionali, senza presentare un rischio di incendio o possibili effetti collaterali per la salute dei dipendenti.
L’ampia gamma di detergenti a base acqua non infiammabili e privi di COV di Safetykleen rappresenta un’ottima alternativa ai solventi e, in combinazione alle diverse tecnologie di lavaggio disponibili, è in grado di rimuovere qualsiasi tipologia di contaminanti da una vasta varietà di materiali.
Inoltre, affidandosi a soluzioni complete come quelle offerte da Safetykleen, non è necessario stoccare i detergenti necessari alla pulizia perché questi vengono consegnati in occasione del regolare servizio di manutenzione della macchina e sostituzione del liquido di lavaggio. Una volta concluso il servizio, Safetykleen si occupa anche della raccolta immediata e dello smaltimento del rifiuto prodotto dalla lavapezzi in maniera conforme alla legislazione vigente, evitando un’ulteriore necessita di stoccaggio ed un relativo rischio.
Infine, le macchine in comodato d’uso vengono consegnate, installate e testate da Safetykleen, che si occupa anche di effettuare la necessaria sessione di formazione con gli operatori, e vengono regolarmente controllate per garantirne l’efficienza e la sicurezza nel tempo.
I datori di lavoro hanno l’obbligo legale di garantire la salute, la sicurezza e il benessere del proprio personale, ma ci sono anche numerosi vantaggi per le aziende che investono in Salute e Sicurezza sul Lavoro (SSL).
Dimostrando di adempiere ai propri obblighi morali ed etici di tutela del proprio personale, ad esempio, un’azienda si posiziona come luogo in cui le persone vorranno lavorare (e continuare a lavorare!) e come un’organizzazione socialmente responsabile, contribuendo così alla creazione di una brand perception positiva.
Inoltre, sviluppare buone pratiche di prevenzione e riduzione dei rischi può aiutare le aziende a sviluppare un Sistema di Gestione Sicurezza sul Lavoro e conseguire la certificazione UNI ISO 45001, un traguardo importante per molte aziende che contribuisce a soddisfare le aspettative dei propri clienti, sempre più attenti al comportamento dei fornitori in relazione alla sostenibilità ambientale e sociale. Anche nel mercato azionario è ormai riconosciuto l’effetto sull’andamento a lungo termine dei titoli di standard elevati di corporate governance, dato il maggiore interesse degli azionisti in questi temi.
Infine, secondo gli studi effettuati dall’OSHA (Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro), per ogni euro investito nella SSL si ha un ritorno economico di 2,2 euro e il rapporto costi–benefici relativo al miglioramento della sicurezza e della salute è positivo. Senza contare i sistemi di incentivazione economica (premi assicurativi inferiori, sgravi fiscali, sussidi e sovvenzioni statali…) adottati in diversi paesi europei per premiare le società che si impegnano per creare ambienti di lavoro sani e sicuri.
In un paese come l’Italia in cui la piaga dei morti sul lavoro è sui notiziari quasi quotidianamente, è fondamentale e vantaggioso sviluppare una cultura volta alla sicurezza e alla prevenzione dei rischi all’interno dei siti aziendali. E sembra che molte realtà la pensino così visto che, secondo i dati del Censimento permanente delle imprese 2019 realizzato dall’Istat, il 65% delle aziende in Italia svolge azioni per incrementare il livello di sicurezza all’interno delle propria impresa o nel territorio in cui opera.
La sicurezza sul lavoro è un tema importante anche per molte delle aziende che si rivolgono a Safetykleen alla ricerca di soluzioni complete per il lavaggio pezzi che possano rendere la loro organizzazione più sicura e produttiva, minimizzando i rischi di incidenti e riducendo il numero di giorni di malattia pagati dei lavoratori.
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