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Il ricondizionamento delle macchine lavapezzi: la nostra strategia verso la sostenibilità

Date: 26 Febbraio 2021 | Category: Articoli

Nel mondo di oggi dove ogni risorsa conta, ognuno deve fare la sua parte. Come da privati cittadini ci impegniamo a fare la raccolta differenziata, limitare l’utilizzo di mezzi inquinanti dove possibile e utilizzare prodotti locali, anche le aziende devono fare la loro parte per assicurare un mondo sempre più sostenibile alle generazioni future.

I vantaggi della sostenibilità aziendale

Non si tratta solo di etica aziendale e principi morali, ma anche dell’attenzione sempre maggiore dei consumatori verso aziende con un chiaro approccio alla sostenibilità ambientale.

Secondo un sondaggio effettuato da ING del 2020, ad esempio, il 77% degli italiani pensa che una crescita sostenibile che rispetti e tuteli l’ambiente sia la priorità, anche a scapito della crescita economica in generale. Un dato superiore alla media europea che si ferma al 74%.

Ancora più significativo, il 70% degli intervistati chiede alle aziende di agire in questa direzione e adottare misure per diventare più sostenibili con processi sempre più in linea con modelli di economia circolare. Pena la perdita di clienti.

L’economia circolare e il focus europeo

L’economia circolare è un modello di produzione e consumo che, contrapponendosi al tradizionale modello economico lineare fondato sullo schema “produzione – consumo – smaltimento”, si pone l’obiettivo di ridurre l’utilizzo delle nostre risorse naturali, tenendole all’interno del ciclo produttivo il più a lungo possibile e quindi minimizzando la produzione di rifiuti.

L’Unione Europea pone un forte focus sul passaggio all’economia circolare, che ha ufficializzato in una direttiva del 2018 (recepita in Italia a settembre 2020) che conferma l’attenzione alla cosiddetta gerarchia dei rifiuti, una lista che ordina le alternative per ridurre e trattare i rifiuti in base alla loro sostenibilità.

La gerarchia dei rifiuti


In cima alla lista, che è solitamente rappresentata graficamente da una piramide capovolta, c’è la prevenzione della creazione del rifiuto stesso (tramite, ad esempio, design del prodotto intelligente) seguita a ruota stretta dal riutilizzo, che vuole dare nuova vita ai prodotti prima che diventino rifiuti.
Nella parte più bassa della piramide si affrontano poi le modalità di gestione del rifiuto già prodotto, con il riciclo come opzione preferibile e lo smaltimento in discarica come l’ultima possibilità.

Il nostro impegno per la sostenibilità

Safetykleen si impegna da sempre per cercare di migliorare l’impatto ambientale del mondo del lavaggio pezzi, un settore che ha da sempre lottato per sostituirsi al “classico” barattolino di gasolio (estremamente inquinante e potenzialmente pericoloso) presente storicamente in molte officine e industrie per la pulizia di pezzi e componenti.

Nel nostro piccolo siamo molto fieri della nostra ampia gamma di detergenti a base acqua che contribuiscono a ridurre l’utilizzo di solventi, decisamente più impattanti dal punto di vista ambientale, ma il nostro impegno non si ferma qui.

Per limitare ulteriormente la nostra impronta ambientale, tutte le macchine lavapezzi e lavatrici utilizzate dai nostri clienti vengono ricondizionate a fine vita e reintrodotte nel ciclo produttivo, come auspicato dalla gerarchia dei rifiuti.

Come funziona il ricondizionamento delle macchine lavapezzi?

Al fine di garantire continua efficienza ai nostri clienti e assicurarci una durata superiore delle nostre attrezzature, provvediamo regolarmente a rigenerare il nostro parco macchine tramite il ricondizionamento.

Quando arriva il momento, le lavapezzi e le lavatrici ad ultrasuoni vengono ritirate e portate presso il nostro centro di ricondizionamento di Castelfranco Emilia (MO), dove ospitiamo in media circa 2.500 macchine.

I nostri tecnici di magazzino sono responsabili di tutto il processo di ricondizionamento: le macchine vengono smontate e lavate accuratamente, i componenti interni vengono controllati e sostituiti per la maggior parte, infine si procede con il rimontaggio della macchina e successivo collaudo.

In 2 giorni circa lavapezzi e lavatrici passano dall’essere pronte per la rottamazione all’essere come nuove. Le macchine, infatti, vengono rimesse completamente a nuovo dal punto di vista meccanico, idraulico, pneumatico ed elettrico. L’unica differenza da una macchina nuova è il rivestimento esterno che dopo anni di utilizzo può mostrare qualche graffio.

Ottimizzare le risorse con il ricondizionamento

Il ricondizionamento delle macchine è parte integrante del nostro modo di operare: in un anno rimettiamo a nuovo più di 2.600 lavapezzi, il che vuol dire che ogni volta evitiamo la produzione di un quantitativo di rifiuti che va dai 50 agli 2.200 kg a seconda della macchina e contribuiamo quindi alla riduzione dell’estrazione di materie prime necessarie alla creazione di nuovi prodotti e relative emissioni di CO2.

Si tratta di un notevole risparmio di risorse per l’ambiente, ma anche per la nostra azienda, che può continuare ad utilizzare le sue attrezzature più a lungo e non si deve preoccupare dello smaltimento di rifiuti che non vengono prodotti.

Una situazione in cui tutti vincono.

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