Rimuovere la ruggine da parti meccaniche metalliche e proteggerle dall’accumulo è un’operazione comune e necessaria in tutti i settori industriali, in quanto aiuta ad aumentare la durabilità di attrezzature e macchinari e ne supporta la piena funzionalità.
Esistono molte soluzioni – sia chimiche che meccaniche – per rimuovere la ruggine dalle parti meccaniche, ma spesso richiedono molto tempo, rischiano di danneggiare le superfici da pulire, possono danneggiare l’ambiente e comportare notevoli complicazioni per la salute e la sicurezza. Le soluzioni per il lavaggio pezzi Safetykleen forniscono metodi sicuri, efficaci ed efficienti per rimuovere la ruggine dalle superfici metalliche.
La ruggine si forma a seguito di un lento processo chimico chiamato reazione di ossidoriduzione. Quando la molecola di ferro – sia esso ferro puro o una lega a base di ferro come l’acciaio – viene esposta all’ossigeno e all’acqua (entrambi presenti nell’aria), reagisce per formare un composto marrone-arancio chiamato ossido di ferro (III) idratato.
L’ossidazione corrode il metallo e ricopre la superficie di ruggine, cambiandone l’aspetto. Questo processo non colpisce solo il ferro, ma anche altri metalli come il rame che durante l’ossidazione diventa arancione e poi verde, il piombo che può diventare blu/verde e persino l’alluminio che diventa bianco.
Lasciata senza controllo, l’ossidazione si diffonderà gradualmente, indebolendo il metallo fino a quando non sarà perforato e si sgretolerà.
Le conseguenze della formazione di ruggine sulle parti metalliche sono significative per tutti i settori industriali.
A causa della ruggine i componenti meccanici si gonfiano o diventano più fragili e possono, sotto la pressione dei processi produttivi, raggiungere facilmente il punto di rottura e causare arresti nelle linee di produzione o guasti ai veicoli. Questo può condurre a notevoli costi di intervento, così come perdite di produzione e situazioni di rischio per l’incolumità degli operatori.
Una conseguenza della ruggine per le imprese può essere il consumo eccessivo di prodotti siderurgici: oltre il 15% della produzione di acciaio serve solo a sostituire parti danneggiate dalla ruggine, con costi considerevoli in termini di acquisto e stoccaggio.
Notevoli sono anche le conseguenze sull’ambiente in termini di generazione di rifiuti dato che i componenti metallici eccessivamente danneggiati sono estremamente difficili da riciclare o riutilizzare.
L’implementazione di metodi efficaci di rimozione della ruggine come parte delle attività di manutenzione preventiva e l’utilizzo di rivestimenti protettivi antiruggine possono quindi aiutare a garantire la durata dei componenti, risparmiando denaro ed evitando nuovi acquisti sostitutivi per apparecchiature costose.
Un efficace processo antiruggine in ambito industriale dovrebbe includere a monte un regolare processo per il lavaggio di pezzi meccanici e strumenti che sono generalmente ricoperti di grasso e polvere. Una pulizia di questo tipo può includere anche trattamenti superficiali speciali per ridurre il rischio di ruggine quando le parti si asciugano.
Una volta creatasi, rimuovere la ruggine dalle parti metalliche è un compito piuttosto complesso, soprattutto quando la superficie da trattare non è piatta.
Fortunatamente, esistono molte soluzioni per rimuovere la ruggine da parti metalliche:
Un processo di disossidazione chimica a base di acido fosforico, acido cloridrico o soda caustica può facilmente rimuovere la ruggine, ma presenta molti rischi sia per gli operatori che per i pezzi.
Questi prodotti bloccano l’ossidazione e rimuovono la ruggine, ma sono altamente corrosivi e possono irritare la pelle, gli occhi, il sistema respiratorio e digerente. Per questa ragione è importante consultare le schede di sicurezza (SDS) dei prodotti prima di maneggiarli o utilizzarli. Sono inoltre pericolosi per l’ambiente, in particolare per gli ecosistemi acquatici perché aumentano il pH dei corsi d’acqua e possono danneggiare sia la flora che la fauna.
Possono persino danneggiare il materiale da pulire, in particolare quando le superfici sono finemente lavorate o rifinite con precisione.
I sistemi meccanici di rimozione della ruggine sono i metodi più comuni utilizzati per la pulizia di parti e componenti metallici, ma possono richiedere tempo e manodopera.
I più comuni tra questi sono la sabbiatura e la granigliatura. Questi metodi di pulizia delle parti devono essere eseguiti manualmente da un operatore esperto, richiedono una fornitura costante di materiale monouso per la pulizia (sabbia o granulato abrasivo) ed espongono gli operatori a rischi respiratori associati alla polvere generata e dispersa nell’aria.
Anche i danni durante le operazioni di pulizia sono un rischio. La sabbiatura abrasiva ad alta pressione può provocare la comparsa di piccole imperfezioni sulla superficie del metallo, mentre le tecniche che utilizzano carta vetrata abrasiva o spazzole radiali possono lasciare tracce di scanalature nel metallo. Inoltre, questi processi spesso devono essere seguiti da una lucidatura intensiva per ottenere una rifinitura soddisfacente.
Veloci, semplici ed efficienti, le macchine per il lavaggio pezzi industriale sono in grado di rimuovere la ruggine dalle parti metalliche con la stessa efficacia con cui puliscono grasso e polvere.
Le Vasche Lavapezzi a Ultrasuoni sono sicuramente la soluzione migliore per sgrassare ed eliminare completamente la ruggine, preservando anche le parti metalliche più delicate e complicate. Quando attraversano un liquido, le onde ad ultrasuoni creano variazioni di pressione che producono milioni di minuscole bolle che scoppiano a contatto con gli oggetti da pulire. Queste micro-esplosioni chiamate cavitazioni provocano il distacco di particelle di ruggine dalla superficie e generano un movimento nel liquido che aiuta a separare i residui dai componenti puliti.
Una volta caricate con i pezzi da pulire e selezionato il programma preimpostato, queste macchine funzionano in maniera automatica, dando la possibilità agli operatori di dedicarsi ad altre attività e garantendo al contempo risultati di pulizia uniformi da un carico all’altro.
Una regolare pulizia può contribuire a rallentare l’accumulo di ruggine, per cui sia le nostre lavapezzi manuali ad alta pressione che le nostre lavatrici automatiche possono agire da prima barriera contro la ruggine. Le nostre soluzioni complete offrono macchine adatte a un’ampia gamma di dimensioni di pezzi che vengono abbinate a detergenti ad alte prestazioni appositamente formulati per prevenire la formazione di ruggine superficiale.
Quando si tratta di rimuovere la ruggine accumulata nel tempo, invece, consigliamo l’utilizzo di un metodo ad immersione passiva – che offre ottimi risultati senza alcun coinvolgimento dell’operatore dopo il caricamento iniziale e senza consumo di elettricità – o l’impiego della tecnologia ad ultrasuoni – che completa l’approccio ad immersione con la precisione degli ultrasuoni per affrontare i componenti dalle forme più complesse.
Le nostre lavapezzi per la rimozione della ruggine si combinano con speciali detergenti antiruggine a base d’acqua privi di COV (Composti Organici Volatili) per rimuovere in modo rapido ed efficace la ruggine dalle parti meccaniche.
Le nostre vasche ad immersione Rustkleen consentono di rimuovere la ruggine immergendo i componenti in una speciale soluzione detergente a base d’acqua. È sufficiente caricare i pezzi che si desidera pulire nella vasca e lasciare che il detergente faccia il suo lavoro. Non occorre elettricità, la manodopera è minima e non c’è il rischio di danneggiare il componente.
Per ottenere prestazioni di pulizia superiori, le nostre macchine Rustkleen Ultra sono la soluzione ideale. Fino a 10 volte più veloci degli approcci tradizionali per la rimozione della ruggine, offrono tempi di pulizia più brevi e cicli di pulizia automatizzati, in modo che il vostro team possa dedicarsi a altre attività.
Entrambi i nostri approcci per la pulizia della ruggine utilizzano una soluzione chimica personalizzata a base acqua, non corrosiva, non tossica e priva di COV. Questa soluzione mira a eliminare la ruggine mantenendo intatte le parti fini o verniciate dei componenti. La soluzione rompe delicatamente le molecole di ruggine e le solleva dalla superficie del pezzo in modo che possano essere risciacquate facilmente dopo la pulizia.
L’ossidazione è una reazione chimica in cui una sostanza perde uno o più elettroni dai suoi atomi, molecole o ioni.
La corrosione è il nome dato a una serie di diverse reazioni chimiche che hanno luogo sulla superficie di una serie di metalli.
La ruggine è un tipo specifico di ossidazione e corrosione del ferro (e delle leghe di ferro) che deriva dall’esposizione all’ossigeno e all’acqua.
Una volta rimossa la ruggine da un componente metallico, uno dei modi più efficaci per proteggerlo e prevenire la formazione di ruggine in futuro è il trattamento della superficie. Il giusto trattamento superficiale può contribuire a ridurre i costi di manutenzione e a prolungare la durata del pezzo.
Diversi materiali e diversi utilizzi dei componenti richiedono diversi trattamenti superficiali antiruggine.
I rivestimenti a base di olio e grasso per lo stoccaggio temporaneo vengono utilizzati per proteggere le parti per un breve periodo di tempo, di solito per il trasporto, e alcuni rivestimenti in cera e ceramica possono essere utilizzati come combinazione di lubrificazione e impermeabilizzazione. Il trattamento temporaneo della superficie può comprendere anche elementi come vernici o pitture anticorrosione.
I rivestimenti permanenti tendono ad essere più costosi, ma possono prolungare ulteriormente la vita dei componenti metallici. Alcuni esempi comuni includono la copertura del pezzo con uno strato di un altro metallo per isolarla dal contatto con aria e acqua. I rivestimenti permanenti si dividono in due categorie:
Rivestimenti non reattivi che utilizzano uno strato passivante di ossidazione. Questo strato può essere costituito da un metallo come lo stagno (soprattutto nell’industria alimentare), il cromo e il cadmio, oppure da una ceramica o da un carburo (ad esempio il carburo di tungsteno).
Rivestimenti reattivi, ad esempio la zincatura dell’acciaio. Lo zinco si ossida e forma uno strato-barriera che protegge l’acciaio sottostante.
Nella maggior parte dei casi sì, ma ci sono esempi per cui può diventare un rivestimento protettivo a sé stante, come nel caso degli agenti atmosferici o l’acciaio COR-TEN, sviluppato per eliminare la necessità di verniciatura. In questi materiali, la reazione agli agenti atmosferici e ad altri fattori esterni è controllata dalla miscela di leghe e dal modo in cui sono distribuite all’interno del materiale. Nel corso del tempo, la superficie sviluppa e mantiene un rivestimento stabile simile alla ruggine, che di fatto preserva e protegge il materiale nel suo complesso.